Itinerario Casa Pasquale (durata 2.30- 3.00 h) difficoltà bassa
Chiesa degli Ardorini, Percorso Ghiesiola (Durata 4h / 4,30 h circa) difficoltà media
Si esplorano i misteriosi tratti di bosco lungo la stradella di Pollitrea, immersi in una natura silenziosa che talvolta assume toni fiabeschi, nella quale si può osservare una fauna variegata, tra scoiattoli, rapaci, caprioli, e, se si è fortunati, anche lupi, leggendari dominatori dell’altopiano. Si giunge ad una radura da dove è possibile ammirare l’artistico Crocifisso in bronzo tra i resti dell’antica Torre Brasiliana, dimora estiva dei monaci della Sanduca di Altilia. Tra il giallo degli alberi da frutta, come la susina, ed il rosso degli alberi di mele, ormai ritornati selvatici, è possibile scorgere numerose piante di rosa canina, una piccola rosa dai colori molto tenui e dalle preziose bacche rosse, ed ancora la- sciarsi inebriare dal profumo del pino laricio e dal verde vivo della felce aquilina.
Escursione al promontorio di “Zingomarru” (Durata 2,30 h / 3 h) difficoltà media
TAVOLA PARATA (Durata 5h / 6 h) difficoltà alta
Il luogo prende il nome da un grosso masso piatto di forma quasi circolare, situato su un pianoro a ridosso del Monte Femminamorta. La leggenda narra che qui i Briganti erano soliti riunirsi dopo ogni scorribanda per dividersi il bottino. E, come in un rito, allestivano il masso quasi fosse una tavola imbandita “parata” con la refurtiva prima di procedere alla spartizione.
(N.B. E' consigliabile percorrere in macchina i primi 10 km circa)
MAMMA GIUSEPPINA (Durata 5h / 6h) difficoltà alta
nel vano tentativo di salvare i tre figli dalle fiamme che avevano invaso la baracca di legno in cui abitavano.
Grotte del brigante (Durata 5h / 6 h) difficoltà alta
Grotte del brigante
La grotta del Brigante si trova in una zona impervia vicino alle prese del fiume Tacina; questa grotta naturale, composta da due stanze unite da uno stretto cunicolo, è chiamata così poiché fu la dimora del Brigante Vito , uomo rude ed efferato, che per sfuggire alla giustizia vi era solito nascondersi. Il luogo, con le sue suggestioni, conserva ancora oggi le tracce del passaggio dei Briganti, i cui nomi permangono incisi sulla corteccia di maestosi faggi antistanti l’accesso alla cavità.
(N.B. In macchina si devono prima percorrere 10 km circa)